Assicurazione Eventi Atmosferici Mele, Mele sotto reti antigrandine e con impianto antibrina

Chi si ritrovi a coltivare mele, mele sotto reti antigrandine e con impianto antibrina sa bene il lavoro che c’è dietro al lungo e complesso processo necessario per ottenere un succoso frutto di qualità.

La coltura delle mele, infatti, che può anche vedere le piante coperte da reti antigrandine o l’appezzamento attrezzato con impianto antibrina, è tanto buona, quanto delicata. Le mele, oltre a temere alcuni insetti ed altre calamità di tipo biotico, possono essere seriamente danneggiate dagli eventi atmosferici avversi.

Con Polizzamigliore.it, però, la soluzione è a portata di mano, in quanto aiuta le aziende agricole a comparare tra loro i prezzi delle polizze assicurative proposte da varie compagnie e pone immediatamente in evidenza, in modo semplice e chiaro, la scelta più conveniente.

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Quali sono i rischi connessi agli eventi atmosferici che potrebbero danneggiare le coltivazioni di mele, mele sotto reti antigrandine e con impianto antibrina e contro i quali si può combattere dotandosi di apposita polizza assicurativa?

Le mele, mele sotto reti antigrandine e con impianto antibrina temono molteplici fattori naturali, non solo di tipo biotico, ma anche abiotico. Tra i potenziali pericoli della seconda specie si possono annoverare la grandine ed il gelo primaverile e invernale, in via principale. Non sono, però, da escludere altri elementi che possono, a seconda delle zone, colpire più o meno duramente le coltivazioni di mele, mele sotto reti antigrandine e con impianto antibrina, quali sbalzi termici, colpi di sole, raffiche di vento caldo, intensa e prolungata siccità, venti forti di almeno 50 km/h, brinate e galaverna ed alluvioni. Altrettanto insidiose possono essere le precipitazioni eccessive di pioggia o di neve.

Focalizzando l’attenzione sulle colture di mele sotto reti antigrandine e con impianto antibrina è prevista, inoltre, la possibilità di attivare particolari garanzie volte a risarcire l’agricoltore per danni conseguenti alla mancata resa a seguito di diradamento chimico ed all’attacco da cimice.

Che tipi di mele, mele sotto reti antigrandine e con impianto antibrina si può provvedere ad assicurare?

Le varietà di mele, mele sotto reti antigrandine e con impianto antibrina più diffuse sono così sintetizzabili:

Come può l’agricoltore conoscere il costo da sostenere per assicurare le mele, mele sotto reti antigrandine e con impianto antibrina?

Ogni azienda agricola che desideri stipulare una polizza assicurativa per tutelare i propri raccolti di mele, mele sotto reti antigrandine e con impianto antibrina deve considerare che l’importo del premio viene calcolato sulla base di una pluralità di fattori. Essi sono la quantità di mele da mettere in copertura, la loro varietà e, non da meno, la collocazione geografica degli appezzamenti, che possono essere in zone a maggiore o minore rischio.

D’altra parte, l’azienda agricola che si assicuri può contare su un vantaggio offerto dalla possibilità di presentare apposita domanda per l’ottenimento, in forma di contributo a fondo perduto, di una somma che può arrivare al 65% del premio corrisposto. Questo è previsto dal PSRN, nell’ambito della Misura 17.1, che si basa sulla redazione del PAI – Piano Assicurativo Individuale.

Gli agricoltori sono inclini a stipulare polizze assicurative per le loro colture di mele, mele sotto reti antigrandine e con impianto antibrina?

Per dare una risposta a questa domanda, la cosa più semplice è analizzare alcuni dati di un’annata presa a campione: il 2014.

In tale frangente, molti agricoltori hanno assicurato le mele sotto reti antigrandine e con impianto antibrina, corrispondendo premi per totali 10.881.513,00  euro, assicurando mele per 148.258.381,00 euro. Le Compagnie hanno risarcito ben 1.336.606,00 euro a titolo di indennizzo agli agricoltori colpiti da eventi atmosferici assicurabili.

Sul fronte delle mele, invece, sono stati assicurati 613.159.622,00 euro di valori, i quali hanno trovato corrispondenza in premi per 80.394.357,00 euro. Le Compagnie, dal canto loro, hanno corrisposto complessivi 43.816.279,00 euro alle aziende agricole danneggiate.

(Fonte Ismea)