Inserito da Polizzamigliore.it il 09/10/2013  

Che le tariffe RC Auto fossero differenti nelle diverse regioni d’Italia l’avevamo già constatato.

Che le tariffe RC Auto fossero differenti nelle diverse regioni d'Italia l'avevamo già constatato. I continui aumenti, però, sono diventati esasperanti al punto di smuovere proteste in due importanti città italiane.

È il 1° ottobre. A Napoli i tassisti scendono in piazza per protestare contro i rincari che vanno a gravare sulle loro tariffe. La strada della protesta porta fino al tavolo del Comune, dove si appellano al Prefetto. Le richieste non si limitano ad una regolamentazione che riduca questi rincari, ma mettono in luce anche piaghe quali l'abusivismo, la viabilità e l'eccessivo divario tra le tariffe in diverse zone d'Italia. Non si tratta di temi isolati, ma di argomenti drammaticamente legati. A Napoli, infatti, la massiccia quantità di assicurazioni false ha bloccato un buon numero di taxi.

A Sassari non sono i consumatori, ma gli stessi assicuratori a scendere in piazza. Si tratta, infatti, dell'unica città sarda che ha visto una crescita dell'imposta RC Auto del +28%, alla quale si aggiunge un incremento della tassa provinciale di trascrizione degli autoveicoli (+50%), nata da una delibera dello scorso agosto. Il sindacato nazionale degli agenti di assicurazione e l'Adiconsum denunciano, attraverso la loro manifestazione, l'illegittimità di questo provvedimento emanato dalla regione, accusata di non preoccuparsi per nulla di quanto sia gravoso per i cittadini.

La Provincia risponde accusa su accusa, puntando il dito contro gli assicuratori per questo lievitare dei prezzi. 6 milioni di euro in più affluiranno nelle casse dell'ente, grazie a queste nuove disposizioni. Sotto il fuoco incrociato delle reciproche accuse ci sono i cittadini sassaresi, che si ritrovano a pagare tariffe più alte di tutti gli altri residenti dell'isola.