Inserito da Polizzamigliore.it il 06/02/2014  

La crisi e gli aumenti hanno ridotto il numero delle auto su strada, con conseguente riduzione dei sinistri.

La crisi e gli aumenti hanno ridotto il numero delle auto su strada, con conseguente riduzione dei sinistri. Le compagnie assicurative hanno, così, potuto contenere i costi e registrano un miglioramento del ramo danni nel 2013 destinato a crescere per il 2014. Le ricerche e le analisi di Moody's confermano il trend positivo in particolare in Italia.

L'andamento viaggia in direzione nettamente opposta per il ramo vita: l'elevato tasso di disoccupazione e i bassi livelli di risparmio stroncano lo sviluppo di un settore meno sicuro e meno consolidato.

Le banche impediscono, a loro volta, la crescita: anche per loro, infatti, il momento è difficile e le società non possono permettersi di investire grandi capitali nel settore, riducendo così il loro portafoglio assicurativo. La prudenza delle compagnie assicurative è giustificata dalla situazione: il sistema finanziario ha riversato i propri asset in titoli di Stato italiani, per un investimento totale che va oltre il 50%. La loro asset quality si regge, quindi, per la maggior parte sulla qualità del credito sovrano in Italia. Il nucleo del problema sta proprio in questo credito sovrano, che non attraversa un periodo particolarmente felice.

L'Ania però dissente dalle previsioni di Moody's. Conferma il trend positivo, ma prevede che poggerà principalmente sul ramo vita. La pessima prestazione delle coperture danni porterà ad una perdita consistente a fine anno, gravata dal comparto Rc Auto, che vedrà un'ulteriore ribasso rispetto al 2012. Il presidente dell'Ivass aderisce al pensiero di Ania, giustificando quest'evoluzione con la sottoassicurazione del ramo danni, mentre il settore vita vede una prevalenza di prodotti finalizzati all'investimento a medio termine, accompagnato da una scarsa diffusione delle polizze a valenza previdenziale.