Inserito da Polizzamigliore.it il 04/11/2014
Dal 3 novembre il nome sulla patente dovrà coincidere con quello indicato sul libretto di circolazione. La notizia circola da un po’ di tempo creando non poco allarmismo. All’inizio sembrava si trattasse di un regolamento invasivo. Una recente circolare della Motorizzazione Civile ha chiarito le idee e placato le preoccupazioni, soprattutto per le famiglie.
L'obbligo riguarda le situazioni in cui un soggetto utilizza un mezzo e ne dispone come se ne fosse il proprietario, ma non lo è. Inoltre, per esercitare questi diritti, trova un accordo con l’intestatario senza versargli alcun corrispettivo.
Questa definizione molto generica trova delle eccezioni. Per esempio non saranno sanzionati conviventi, amici, membri della stessa famiglia o addirittura dipendenti della medesima azienda che utilizzano l’auto in comune.
La norma fa riferimento a chi circola abitualmente con un veicolo soggetto a un contratto di comodato d’uso (scritto o verbale) stipulato con l’intestatario. Sono esclusi da questa categoria i veicoli aziendali (sia di proprietà dell'impresa sia presi a noleggio o in leasing) dati in fringe benefit. I veicoli noleggiati, inoltre, riporteranno sul libretto di circolazione, il nome dell'azienda e non quello del guidatore.
Corrispondono alla definizione data dalla norma alcuni casi come per esempio quello del professionista che non ha interesse a "apparire", del guidatore che abita in una zona con premi RC auto molto alti, dell'autotrasportatore che desideri avere a disposizione mezzi che eccedano la sua capacità professionale, del criminale che si rivolga a un prestanome o più semplicemente, di chi cerca di evitare l’onere di multe, incidenti e bollo auto. Il comodatario può affidare il mezzo a terzi, proprietario compreso, ma solo occasionalmente.
Queste sono le casistiche che andranno regolarizzate, ma si potranno formalizzare anche altre situazioni come, per esempio, il padre o la madre che vogliano "responsabilizzare" il figlio che usa l'auto a loro intestata. In questo caso il genitore potrà comunicare il nome alla Motorizzazione, in modo che multe e altre contestazioni gli arrivino direttamente.
L’obbligo è stato esteso in fase attuativa anche ai seguenti casi:
Infine, è bene porre attenzione ad alcune precisazioni:
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