Inserito da Polizzamigliore.it il 07/08/2013
Già nel 2005 l'olio di colza era promosso come biocarburante per le macchine a diesel da Quattroruote. La rivista rilevava una riduzione delle emissioni senza alcuna alterazione delle prestazioni.
Il tempo ha confermato quanto la nota rivista automobilistica aveva già annunciato e testato. Le emissioni si ridurrebbero addirittura del 70% e l'origine naturale favorirebbe il riassorbimento da parte dell'ambiente. Bisogna però tenere conto di qualche consiglio. In primis, l'olio di colza usato costantemente potrebbe causare problemi al carburatore, oltre a produrre odore di fritto durante la marcia: meglio usarlo su veicoli di vecchia generazione.
Lo Stato Italiano proibisce questa sostituzione poiché sull'olio di colza non si pagano accise. La sostituzione, infatti, è definita "pratica illegale per evasione delle accise" (0,413 euro per ogni litro di gasolio). Nel 2005 l'Agenzia delle Dogane ha sancito che le conseguenze della violazione dell'art.40 del Dlgsl 504 del 1996 sono la detenzione da sei mesi a tre anni e la multa, che parte dal doppio e arriva fino al decuplo dell'imposta evasa non sotto a 7.500 euro. In sintesi l'olio di colza funziona, riduce le emissioni e può sostituire il diesel, ma... è illegale.
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