Inserito da Polizzamigliore.it il 07/05/2018
Dal 26 maggio 2018 le aziende e gli enti pubblici dovranno riadeguare le proprie procedure in ambito Privacy.
Ad imporlo è l’ormai famoso e poco conosciuto GDPR, il regolamento U.E. n. 2016/679 inerente il trattamento e la protezione dei dati personali.
Relativamente difficile per aziende ed enti pubblici, da sempre poco inclini ai cambiamenti, adeguare i propri processi in ambito privacy e formare tutti i propri dipendenti al riguardo.
Molto difficile prevedere in quale modo le aziende e gli enti medio piccoli si adegueranno alla nuova normativa, ma è probabile che in una fase iniziale provvederanno tutti a modificare la pagina privacy sul sito web aziendale e nomineranno un DPO al fine di poter scaricare su quest’ultimo eventuali omissioni o mancanze relative al trattamento dati.
Questa nuova figura professionale del Data Protection Officer, siglato appunto DPO, a sensi dell’art. 39 del GDPR dovrà informare il responsabile del trattamento dei dati sugli obblighi di legge in materia privacy e controllarne l’operato, fornire pareri circa la valutazione d’impatto sulla protezione dei dati e collaborare con l’autorità di controllo.
Una bella responsabilità e molti rischi per il DPO dunque.. consigliamo a tutti i responsabili della protezione dati di documentarsi adeguatamente prima di accettare l’incarico e di stipulare una polizza di responsabilità civile che li possa tutelare in caso di errore.
Visita la pagina dedicata al DPO (Data Protection Officer)
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